Da GAMBEROSSO del 04/09/2023
Cit. di Alessandro Nicodemi Presidente Consorzio Vini Abruzzo
"La legge deve essere uguale per tutti” dice Alessandro Nicodemi, presidente del consorzio abruzzese “e se hanno tutelano il nome Nero d’Avola in Sicilia, blindando le etichette solo ai vini siciliani e facendo utilizzare il nome Calabrese ai vini fatti con il vitigno Nero d’Avola fuori dai confini siciliani, non vedo perché non possiamo chiedere la stessa cosa noi con il Montepulciano d’Abruzzo”. Nicodemi sostiene di combattere anche a nome di altri vitigni che si identificano con alcune regioni italiane. “Ritengo che anche il Sagrantino Umbro, il Verdicchio di Jesi, il Cannonau della Sardegna e le altre denominazioni che coincidono con i vitigni, debbano essere tutelate. Il Pecorino è del Piceno? Ottimo. Tuteliamo anche il vitigno Pecorino e le altre zone d’Italia dovranno utilizzare un sinonimo”.
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